PESTICIDI NELLE ACQUE, IL RAPPORTO ANNUALE DELL' ISPRA
Pesticidi nelle acque, il rapporto annuale dell' ISPRA
L’ Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale è istituzionalmente chiamato, nell’ambito del PAN "Piano di Azione Nazionale previsto dalla Direttiva sull’uso sostenibile dei pesticidi", a svolgere un ruolo di indirizzo tecnico scientifico nella predisposizione dei piani di monitoraggio e nella verifica dell’efficacia delle misure adottate per la riduzione dei rischi associati all’uso dei pesticidi.
A tale scopo, l’ istituto predispone gli indicatori per la verifica dell’efficacia delle misure, individuati dal Piano stesso, sulla base dei dati di monitoraggio.
L'edizione 2016 del Rapporto Nazionale Pesticidi nelle Acque è consultabile interamente [ QUI ]
Il documento relativo al periodo 2013-2014
1) rileva una crescente percentuale di punti contaminati:
+20% nelle acque superficiali
+10% in quelle sotterranee
2) rileva 224 principi attivi differenti (indice di maggiori controlli)
numero sensibilmente più elevato degli anni precedenti visto che erano 175 nel 2012
3) erbicidi sono ancora le sostanze più rinvenute ma rispetto al passato, è aumentata la presenza di fungicidi e insetticidi
Note
- Nelle acque superficiali, le sostanze che più spesso hanno determinato il superamento dei limiti sono il glifosate e il suo metabolita AMPA (acido aminometilfosforico) rilevati rispettivamente nel 39,7% e nel 70,9% dei punti di monitoraggio
- La contaminazione da pesticidi è un fenomeno complesso e difficile da prevedere, sia per il grande numero di sostanze impiegate, sia per la molteplicità dei percorsi che possono seguire nell’ambiente.