L’ analisi microbiologica dei vini è un processo molto spesso fondamentale che consente di monitorare e garantire la qualità dei prodotti in funzione del tipo verifica e del momento in cui viene effettuata.
1. Post imbottigliamento:
Verifica della presenza di Lieviti, Batteri, Muffe (consente di avere un riscontro oggettivo circa l’ efficacia della filtrazione effettuata in fase di imbottigliamento);
Si suggerisce di effettuare il monitoraggio effettuando, come minimo, il prelievo di un campione a inizio, metà e fine imbottigliamento.
2. In Affinamento:
Verifica della presenza di lieviti della specie Brettanomyces (Brett);
è un fenomeno che si verifica maggiormente a carico dei contenitori in legno e che può generare il fenomeno dei 'Fenoli Volatili'.
Questi composti metabolizzati dai Brettanomyces nei vini causano deviazioni olfattive negative meglio conosciute come 'sudore di cavallo' e 'farmaceutico' (rilevabili e quantificabili con una analisi chimica specifica).
Per la quantificazione si procede alla semina diretta su piastre Petri provviste, a seconda del microorganismo ricercato, di specifico terreno di coltura;
successivamente le piastre vengono incubate ad una specifica temperatura e per un periodo di tempo stabilito.
Durante l’incubazione, i microrganismi, se presenti, crescono e formano colonie visibili e quantificabili;
infine, si contano le colonie e si esprimono i risultati come unità formanti colonia (UFC).
Si ricorda che l’analisi microbiologica deve essere eseguita con attenzione, seguendo le procedure corrette e utilizzando attrezzature sterili.
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